Tortora, l’antica Blanda Julia

Al confine tra Calabria e Basilicata, segnato dal lento scorrere del Fiume Noce, il comune di Tortora offre un territorio variegato che si estende dalla marina nel cuore del Golfo di Policastro fino al Parco Nazionale del Pollino, a 800 metri sul livello del mare, passando per il borgo antico e il suo importante parco e museo archeologico . ​

 

Nonostante una splendida spiaggia costeggiata per qualche chilometro da un rigoglioso lungomare, il paese è incluso in gran parte nel Parco del Pollino, con i suoi suggestivi monti, le grotte naturali e le limpide sorgenti d’acqua, tra scenari mozzafiato ideali per il trekking o una semplice passeggiata all’aria aperta e incontaminata.

 

Percorrendo le stradine del centro storico, tra pregevoli portali litici che ornano gli antichi palazzi, si trova la principale attrazione e segno distintivo di Tortora: il Parco Archeologico e il relativo Museo di Blanda.

 

“Ubicato nella suggestiva sede di Palazzo Casapesenna, attraverso l’esposizione di reperti rinvenuti a partire dal 1990 e una serie di pannelli didattici, il Museo di Blanda permette di apprezzare lo sviluppo storico di questo suggestivo lembo di Calabria al confine con la Basilicata.”

 

Così viene descritto dalla Guida ai musei archeologici d’Italia, che continua: “Importanti scavi archeologici hanno interessato negli anni il territorio portando alla luce testimonianze di insediamenti umani preistorici (fu abitata nel corso del Paleolitico Medio, circa 35 mila anni orsono), ma soprattutto i resti dell’antica città di Blanda Julia, tuttora esposti nel museo archeologico”.


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